Coronavirus: informazioni, notizie e aggiornamenti per gli artigiani e le imprese.
Il DPCM dell’11 marzo integra le disposizioni precedenti. Segui gli aggiornamenti qui.
Il DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 marzo 2020 ha sostituito quelli emanati in precedenza e individuato misure di contenimento dell’epidemia nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio- Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia.
Lunedì 9 marzo 2020, con un ulteriore DPCM il Presidente del Consiglio ha esteso tali misure a tutto il territorio nazionale, specificando che è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Le disposizioni adottate hanno efficacia fino al 3 aprile 2020.
Di seguito gli impatti sull’operatività delle imprese, a seconda del settore.
Stop a
- eventi e competizioni sportive: Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina svolti in ogni luogo, sia pubblico, sia privato
- manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato
- attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
- servizi educativi per l’infanzia (compresi baby parking) e attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università, i corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati,
- cerimonie e funerali: i luoghi di culto possono rimanere aperti solo se fanno rispettare la distanza interpersonale di protezione di almeno un metro. Sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese i funerali.
- musei e gli altri istituti e luoghi della cultura
- palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni incluse nei Lea), impianti sciistici. I centri estetici e i parrucchieri possono rimanere aperti, ma devono seguire scrupolosamente e rafforzare le norme igienico sanitarie, sia quelle specifiche previste per l’attività, sia quelle previste dal decreto. Vai all’articolo di approfondimento
- esami di guida: sono sospesi gli esami di idoneità alla guida da espletarsi presso gli uffici periferici della motorizzazione civile aventi sede nei suddetti territori.
Aperti con limitazioni
- Ristoranti e bar aperti dalle 6 alle 18: durante l’apertura dell’attività il gestore ha l’obbligo di garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. In caso di violazione, è prevista la sospensione dell’attività. Nessuna limitazione di orario per pizzerie da asporto, gelaterie, panetterie, pasticcerie
- Esercizi nei centri commerciali e mercati nelle giornate festive e prefestive: nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali il gestore dell’esercizio deve garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Nell’impossibilità di garantirla o in caso di violazione, l’attività viene chiusa.
Nessuna limitazione – salvo garantire la distanza di un metro fra le persone, evitando assembramenti – per le altre attività commerciali.
Impatto sulla mobilità
Lo spostamento delle persone fisiche è consentito che per comprovate esigenze lavorative, come pure per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
- Nel caso di lavoratori dipendenti, occorrerà che si muniscano di AUTODICHIARAZIONE redatta secondo il modello diffuso dal Ministero dell’Interno (scarica il documento) o che il datore di lavoro consegni loro una dichiarazione
- Artigiani, imprenditori e rappresentanti, dovranno portare con sé una visura camerale.
- Per i liberi professionisti e lavoratori autonomi, fa fede attribuzione partita iva.
Nessuna limitazione alla circolazione delle merci, anche se ci segnalano difficoltà per alcuni autotrasportori ad accedere presso i clienti, se non dotati di mascherine.
Raccomandazioni per i datori di lavoro:
- I datori di lavoro possono promuovere la fruizione di periodi di congedo ordinario e di ferie.
- È comunque richiesta l’adozione dello smart working e del telelavoro quando possibile.
NB I lavoratori che manifestano sintomi come tosse, raffreddore e febbre (anche di 37,5°) non devono recarsi al posto di lavoro. Devono necessariamente rimanere a casa.
Per contrastare l’epidemia del Coronavirus, possiamo seguire individualmente alcune semplici raccomandazioni del Ministero della Salute.
