Il Decreto Cura Italia ha introdotto diverse misure a sostegno del reddito per la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa, mediante l’utilizzo esteso della cassa integrazione ordinaria, dell’assegno ordinario e della cassa integrazione in deroga.
Di seguito le opzioni possibili:
- Se l’impresa ha da 1 a 5 dipendenti, può attivare la CIG in deroga a gestione regionale (CIGD)
- Se ha più di 5 dipendenti e rientra nei parametri, può attivare la Cassa Integrazione ordinaria (CIG) e il cosiddetto assegno ordinario, erogato dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS) a gestione INPS, o dai Fondi di Solidarietà Bilaterali (FSBA nel caso dell’artigianato).
- Se ha più di 5 dipendenti e non rientra nei parametri dell CIG o dell’assegno ordinario, può attivare la Cassa in deroga
E’ importante ricordare che dalla data del 17 marzo 2020 e per 60 giorni, i datori di lavoro non possono licenziare per giustificato motivo oggettivo (legato cioè a situazioni di crisi aziendale) e nemmeno avviare procedure di licenziamento collettivo. Queste ultime sono sospese se avviate dopo il 23 febbraio.
Cassa integrazione in deroga: prime informazioni utili
- Beneficiari della cassa integrazione in deroga
Il Decreto Cura Italia riconosce trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga a tutti i datori di lavoro del settore privato, compresi quello agricolo, pesca e del terzo settore, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Sono esclusi i datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione della CIGO, del FIS o dei Fondi di solidarietà e i datori di lavoro domestico.
- Caratteristiche della CIGD
In linea generale la Cigd copre circa l’80% dello stipendio (gli importi sono soggetti a massimali, aggiornati annualmente dall’Inps). All’integrazione salariale è associata la copertura della contribuzione figurativa, valida a fini pensionistici
le domande possono coprire un periodo massimo complessivo di 9 settimane, e possono avere carattere retroattivo, a partire dal 23 febbraio 2020
l’accordo sindacale previsto dalla normativa può essere concluso anche in via telematica. Non è richiesto alle aziende fino a 5 dipendenti, che dovranno al più allegare una dichiarazione che giustifichi il ricorso alla CIGD
- Procedura
- I datori di lavoro dovranno utilizzare una procedura informatica denominata “AMINDER”, accessibile tramite Smart Card aziendale o dell’intermediario delegato.
- La Regione effettua l’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione verificando la sussistenza dei requisiti di legge. Emette quindi un decreto di concessione ed invia all’INPS l’elenco dei beneficiari.
- L’INPS liquida l’integrazione salariale direttamente ai lavoratori. Per procedere al pagamento deve però ricevere tempestivamente dai datori di lavoro i moduli SR 41. In mancanza di tale adempimento, l’integrazione salariale non può essere pagata;
Alla data di redazione del presente articolo le domande di Cassa Integrazione ascrivibili all’emergenza COVID-19 non sono ancora presentabili.
Cna Associazione Provinciale di Alessandria è a disposizione di imprese e consulenti per il perfezionamento degli adempimenti necessari.
Riferimento: Stefania Gagliano – email direttore@at-cna.it tel. 0141 596015 –
Link utili:
- Regione Piemonte – pagina Cassa Integrazione in Deroga
- Inps – pagina Cassa Integrazione in Deroga